Coronavirus e la tecnologia medica

In questi giorni stiamo assistendo ad un’applicazione estensiva delle nuove tecnologie mediche per trovare una soluzione al Coronavirus

Il terribile nuovo ceppo del Coronavirus, l’ormai celebre SARS-CoV-2, si è ormai diffuso in tutto il mondo. Una vera pandemia che sta comportando una frenata all’economia globale.

Eppure, c’è un settore che si sta ampliando grazie a questo virus: le nuove tecnologie legate al settore medico, che sono state introdotte per fronteggiare questo problema.  

La ricerca in Italia

Circa un mese fa, il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare del Celio a Roma, insieme all’ISS (Istituto Superiore di Sanità), sono riusciti a sequenziare interi genomi del nuovo Coronavirus proveniente dal paziente numero uno di Codogno (Lombardia) e dal primo paziente cinese.

Questa ricerca è di fondamentale importanza perché sarà possibile apprendere il codice genetico completo del virus, così da poter rintracciare i suoi precedenti movimenti, sia spaziali sia temporali.

Informazioni fondamentali per conoscere meglio questo insidioso male.

Primi passi per comprendere la struttura del Coronavirus

L’Istituto Americano per la Ricerca sulle Malattie Infettive e l’Università del Texas (Austin), sono riusciti a mappare la struttura completa di una delle proteine presenti sulla superficie del SARS-CoV-2.

Questi spuntoni, in inglese spike, permettono al Coronavirus di sfondare le difese delle cellule che fanno parte del nostro apparato respiratorio.

Dopo aver annientato queste difese, il SARS-CoV-2 può danneggiare senza difficoltà le cellule. La malattia che ne deriva è stata denominata, dagli scienziati, Covid-19.

I nuovi fondi mondiali

L’Organizzato delle Nazioni Unite ha concesso all’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) e all’Organizzazione Mondiale della Sanità ben 15 milioni di dollari statunitensi per diverse attività volte al contrasto del nuovo virus, come ad esempio: il monitoraggio della diffusione a livello mondiale;

lo studio dei singoli casi;

l’andamento dei vari laboratori nazionali.

Quando sarà pronto il vaccino?

Secondo fonti statunitensi, dalle parole del Vicepresidente Mike Pence, il vaccino dovrebbe essere pronto a partire dalla fine di questa estate, al massimo agli inizi dell’autunno.

La ricerca sta procedendo celermente proprio grazie all’utilizzo delle tecnologie abilitanti, tra le quali troviamo Realtà Virtuale e Aumentata e Big Data

La PSB Srl permette di svolgere corsi in procedimento FAD (Formazione a Distanza) proprio alle Aziende interessate, grazie al Bonus Industria 4.0, a formare i propri dipendenti nelle diverse tecnologie abilitanti. 

In questo momento così difficile, inoltre, la PSB Srl ha deciso di donare 50 ore di corso in Cyber Security a tutte le aziende che lo richiedano per aiutarle nella ripresa.

Alessandro Maria Raffone

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