Oggi si inaugura il nuovo ponte di Genova. La robotica avanzata e collaborativa sarà una delle protagoniste della nuova fase
Alle 18:30 di oggi, lunedì 3 agosto, si inaugurerà il nuovo ponte di Genova, il Viadotto Genova-San Giorgio, opera dell’archistar genovese Renzo Piano. Prenderà il posto del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto del 2018.
Per i lavori di manutenzione saranno impiegati quattro speciali robot progettati anche tramite la Robotica Avanzata e Collaborativa, una delle tecnologie abilitanti che fanno parte del Bonus Formazione 4. 0, dall’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) e realizzati dal Gruppo bresciano Camozzi.

Robotica Avanzata e Collaborativa
La robotica è una scienza interdisciplinare che ha come focus la ricerca preparatoria, la progettazione e la realizzazione di robot, analizzando al contempo i rapporti che si vengono ad instaurare sia con gli esseri umani sia con altri robot.
I robot presentano due modalità di movimento: o sono guidati dall’uomo, tramite dei comandi realizzati ad hoc, oppure sono realizzati per agire autonomamente tramite dispositivi di retroazione grazie ai quali riescono a rispondere a specifici stimoli.
Il più sicuro parametro per poter misurare il grado di autonomia di un robot è la flessibilità del suo comportamento.
I quattro robot del Viadotto Genova-San Giorgio
Saranno dunque quattro i robot che dovranno gestire e monitorare, in maniera autonoma, la sicurezza sul nuovo ponte che supera il torrente Polcevera e i quartieri di Cornigliano e Sampierdarena.
Due si occuperanno di monitorare il ponte (robot-inspection), mentre altri due dovranno pulire i pannelli solari e le barriere antivento (robot-wash). Il tutto grazie all’ausilio di speciali sensori e telecamere.
Entreranno a pieno regime dal prossimo autunno, quando gli impianti di servizio del sistema saranno del tutto operativi.
Come operano
I robot operano sulle rotaie esterne al viadotto e sono stati realizzati in fibra di carbonio. Questi automi sono dotati di travi in pezzi unici per operare sul ponte. Queste travi sono state costruite utilizzando tecnologie provenienti dall’aeronautica e dal settore aerospaziale e speciali stampe in 3D.
I robot invieranno le immagini e i dati raccolti quotidianamente ad un database digitale che consentirà alle autorità competenti di intervenire in caso di malfunzionamenti o per attività di manutenzione (ordinaria o straordinaria).
In caso poi di problemi, gli automi sono in grado di tornare alle proprie stazioni di ricarica autonomamente, interrompendo le operazioni alle quali sono addetti.
Il primo sistema totalmente automatico al mondo
Da quanto scritto sino ad ora la peculiarità consiste nel fatto che il sistema di monitoraggio e pulizia (a carattere automatico) è il primo al mondo, rappresentando così un unicum e un modello per il resto del globo.
Una nuova era di sicurezza robotica si sta aprendo ed è incredibile che il tutto parta da Genova, una città che tanto ha sofferto a causa del crollo del Ponte Morandi.
Alessandro Maria Raffone
Ti seguiremo nell'intero iter burocratico e procedurale per ottenere il Bonus Formazione 4.0
Sarai subito ricontattato dai nostri esperti
per una consulenza gratuita