Expo Dubai: copia in alta tecnologia del David di Michelangelo

La copia della celebre opera di Michelangelo sarà esposta al Padiglione Italia all’Expo Dubai. La tecnologia fa passi da gigante 

Sarà una riproduzione della celebre statua in marmo del David realizzata da Michelangelo Buonarroti (6 marzo del 1475 – 18 febbraio del 1564), realizzata con le più moderne tecnologie a rappresentare il padiglione italiano all’Expo Dubai

Solo rimandato non annullato l’Expo Dubai

L’Expo (Esposizione Universale) in questo 2020 si sarebbe dovuto tenere a Dubai (capitale degli Emirati Arabi Uniti) tra il 1° ottobre 2020 e il 31 marzo del 2021. A causa della pandemia provocata dal Covid-19 il tutto è stato rimandato all’anno prossimo: dal 1º ottobre 2021 al 31 marzo 2022

Il flusso stimato di visitatori, per l’anno 2020/2021, era stato di una cifra oscillante attorno ai 25 milioni di visitatori. 

Queste esposizioni sono occasioni importanti per mostrare gli ultimi prodotti e innovazioni di ciascun paese partecipante. “Fare bella figura”, pertanto, è di vitale importanza.  

Si può comprendere così la decisione di realizzare una copia, la più autentica possibile, del David di Michelangelo da sistemare nel Padiglione Italia. 

Il David di Michelangelo

Questa opera assoluta del Rinascimento Italiano è stata realizzata da Michelangelo Buonarroti durante un arco temporale che va dal 1501 agli inizi del 1504. La scultura di marmo trova la sua collocazione a Firenze, nella Galleria dell’Accademia e rappresenta il celebre Davide, futuro Re di Israele, nell’atto in cui sta per prepararsi ad affrontare il campione dei Filistei, Golia

Il David di Michelangelo è assurto, nel XX Secolo, a simbolo del capoluogo toscano e dell’Italia intera all’estero. 

La sua importanza deriva dal fatto che questo David è considerato da molti come l’incarnazione stessa della bellezza maschile (l’ideale femminile sarebbe invece rappresentato dalla Venere di Sandro Botticelli). 

All’Expo di Dubai copia in alta tecnologia del David di Michelangelo

Alta tecnologia in aiuto dell’Arte

Questa impresa, da realizzarsi nei prossimi mesi, sarà resa possibile grazie alla sinergia che si è venuta creando tra la Galleria dell’Accademia, il Commissariato Italiano Expo Dubai, il Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo), con la curatela dell’Università degli Studi di Firenze

Grazie a questo ambizioso progetto sarà possibile unire, come hanno ricordato recentemente le autorità competenti, le innovazioni tecnologiche e la memoria della nostra Storia: tra Passato e Futuro quindi. 

Le dichiarazioni di Paolo Glisenti 

Sul sito web italyexpo2020.it sono riportate le parole del Dott. Paolo Glisenti, Commissario Generale di sezione per l’Italia a Expo Dubai, che ci permettono l’importanza di una buona riuscita di questo progetto: “Il significato di questa operazione, destinata a portare nel mondo l’anima dell’Italia, di Firenze e delle nostre città d’arte è quello di presentare ai visitatori di Expo Dubai le competenze multidisciplinari della cultura digitale, legata alla digitalizzazione e all’intelligenza collettiva resa possibile dal riuso dell’informazione. Un processo corale, multidisciplinare, inclusivo”. 

Il progetto 

Prima di tutto andranno acquisiti digitalmente tutti i dati concernenti la statua (517×199 cm) per poi passare alla lavorazione per asportazione del materiale plastico (fresatura) così da dare forma al capolavoro (come opera la Prototipazione Rapida). A lavorarci ci saranno professori e studenti universitari, artigiani, tecnici, curatori e scienziati. Come sempre, nel nostro Bel Paese, quando siamo capaci di unirci riusciamo a realizzare l’irrealizzabile.

Alessandro Maria Raffone

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