Piranesi e la mostra romana high tech per ricordarlo

Grazie alle più moderne tecnologie una mostra ci mostra i lavori del grande maestro Piranesi come mai prima d’ora

Giambattista Piranesi. Sognare il sogno impossibile” questo il titolo della mostra romana realizzata dall’Istituto Centrale per la Grafica a Palazzo Poli alla Fontana di Trevi e aperta dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021. 

Per i 300 anni dalla nascita di Piranesi

La mostra nasce nell’ambito delle manifestazioni organizzate per ricordare i 300 anni dalla nascita del grande incisore e architetto di origini venete, occorsa a Venezia il 4 ottobre del 1720. 

L’allestimento della mostra è frutto del lavoro di Paolo Martellotti mentre quest’ultima è stata organizzata da due funzionarie dell’Istituto, la storica dell’arte Giovanna Scaloni e la dirigente Maria Cristina Misiti

Importante il sostegno fornito da Civita Mostre e Musei e dalla Tchoban Foundation di Berlino (Germania). 

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Cinque sezioni 

La mostra si suddivide in cinque sezioni, che consentono una visuale a 360 gradi dell’arte di questo immaginifico artista di adozione romana:

  • I Capricci e le Carceri, architetture fantastiche del primo periodo;
  • Le Antichità Romane e il Campo Marzio;
  • Piranesi designer: Camini, Vasi e Candelabri;
  • Le Vedute di Roma e dei dintorni;
  • Vedute di Paestum

Reflectance Transformation Imaging

In tutta la mostra è molto presente l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per rendere “visibili” le immagini concepite da Piranesi. In particolare, nelle sale ubicate al piano terra, sono analizzate le tecniche incisorie utilizzate da Giambattista Piranesi per realizzare le celebri Carceri tramite la Reflectance Transformation Imaging (RTI). 

Grazie a questo innovativo metodo fotografico, grazie al prezioso contributo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è stato possibile comprendere l’evoluzione del procedimento esecutivo tra la prima pubblicazione, risalente al 1749/1750, e la seconda e definitiva avvenuta nel 1761.  

La tecnologia in aiuto all’arte

In una delle prime sale, è possibile osservare sulla volta diverse proiezioni di immagini multimediali della Roma dell’epoca di Piranesi così da permettere al visitatore di poter “vedere” il medesimo paesaggio romano che vide l’artista veneziano durante il suo soggiorno. Un esempio perfetto di realtà immersiva che permette di arricchire l’esposizione museale tramite l’utilizzo delle tecnologie abilitanti

Alessandro Maria Raffone

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