Nel Webinar “Crisi ambientale e Green New Deal – La sfida per la politica di oggi e domani” si è discusso di un possibile Futuro Verde Economico per l’Italia
Martedì 4 maggio 2021, a partire dalle ore 17.00, si è tenuta una interessantissima diretta streaming organizzata da Think In, sul tema della transizione energetica ed ecologica nel nostro paese e il contributo che può dare a tutto ciò la Politica.
Green New Deal
“Crisi ambientale e Green New Deal – La sfida per la politica di oggi e domani”, il titolo del Webinar.
Riccardo Gotti Tedeschi, Fellow Think-in, ha condotto l’incontro al quale hanno partecipato:
Giuseppe Sabella (Direttore Think-in);
Mauro Libé (Senatore nella XV e XVI Legislatura e Consigliere del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti tra il 2014 e il 2018);
Francesco Giubilei (Presidente Fondazione Tatarella).
La conversazione è stata centrata sulla ripartenza della nostra economia connessa però con i grandi cambiamenti che stiamo vivendo.
Green economy e sviluppo sostenibile
Dal convegno è emerso chiaramente che il Green New Deal sarà finanziato con il Recovery Fund e il Governo desidera fortemente collaborare a questo obiettivo, così importante per tutti quanti noi. Tramite la Green Economy ci sarà un riequilibrio geopolitico e geoeconomico, fondamentale per consentire all’Occidente di riemergere nel mondo.
Così come Donald Trump ha riportato la produzione in USA (e Joe Biden sta continuando) così dobbiamo iniziare a riportare lavoro in patria.
Per raggiungere questa meta è necessario un maggiore ruolo da parte dello Stato e una regionalizzazione dell’economia, recuperando il rallentamento – a partire dal 2017 – causa i dazi micidiali decretati da Trump.
Il Governo guidato da Mario Draghi sarà un governo ambientalista nel senso che porterà avanti una vera e propria riconversione economica, tramite l’Industria 4.0 e la sostenibilità.
Da ciò emerge che il digitale e le energie rinnovabili devono andare a braccetto.
Anche il riciclaggio è importante in questa riconversione.
Su questo punto siamo già a buon punto, visto che ricicliamo il 70% del riciclabile. Non dobbiamo però dimenticare che il problema non è la plastica, ma di chi la disperde per terra (o per mare), inquinando il globo.
Il ruolo della Politica
La transizione energetica e ambientale è fondamentale, in quanto costituisce un passaggio capitale per la nostra economia.
È stato rilevato che da decenni, ormai, la Politica segue la “pancia” dei cittadini, invece di fare il contrario guidando il cambiamento.
Bisogna spiegare al cittadino quanto sta accadendo e dove si vuole arrivare, ponendo, quindi, rimedio alla disinformazione del passato.
Non possiamo isolarci dal mondo; la competenza va valorizzata, ma attualmente manca la capacità di esplorare, trovare nuove vie.
La ripartenza può partire anche dalle PMI (Piccole e Medie Imprese), le quali rappresentano il tessuto connettivo del paese anche tramite la collaborazione con importanti multinazionali.
Otterrà i maggiori risultati chi riuscirà a perseverare nella scelta.
La Politica deve essere in grado di dirimere e scegliere.
Piace la scelta di Roberto Cingolani (Milano, 23 dicembre 1961), fisico, accademico e politico italiano, il quale dal 13 febbraio 2021 è Ministro della Transizione Ecologica nel Governo Draghi.
Green Economy in Italia
Attualmente, stiamo assistendo alla ideologizzazione dell’ambientalismo in tutti gli organi decisionali.
In politica non si riesce a discutere tranquillamente, perché l’ideologia la fa da padrona.
Greta Thunberg ha posto un problema di grande importanza, ma lo sta facendo ideologizzando la battaglia ambientale.
Il Conservatorismo verde è opposto al globalismo verde; per il primo, infatti, l’ecologia può e deve andare insieme all’industria e all’economia.
Tutto e subito è non soltanto dogmatico ma anche sbagliato. Se un’azienda inquina deve essere riconvertita mantenendo posti di lavoro, ma salvaguardando l’impatto ambientale.
Non possiamo colpire i poveri per rafforzare l’ecologia. Dobbiamo, invece, adottare un’economia sostenibile e moltiplicatrice di posti di lavoro.
I ceti più deboli devono essere tenuti sempre nella dovuta considerazione
Mettere l’Uomo al centro dell’economia
L’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa; per consolidare tale posizione e rafforzarla è necessario puntare sul fattore green e sulle energie rinnovabili. Sono fattori da cui si traggono nuove energie, tramite le tecnologie abilitanti afferenti alla Quarta Rivoluzione Industriale.
Industria e Lavoro devono andare di pari passo, ma è necessario mettere al centro l’Uomo e le sue capacità e qualità.
La competenza deve essere sempre premiata.
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