La crittografia digitale al servizio dell’Arte

Con l’ausilio della crittografia digitale, brevetto tutto italiano, è ora possibile realizzare repliche perfette, non reiterabili, di opere d’Arte di ogni epoca

Chi di noi non desidererebbe possedere un Michelangelo, un Rembrandt o un Matisse

Poter ammirare le grandi opere d’Arte nella propria casa, ogni volta che ne avremo voglia è ora, almeno sulla carta, finalmente possibile. 

Grazie alla crittografia digitale, infatti, le opere del Passato sono riproducibili in modi del tutto nuovi e innovativi.

Riproduzioni uniche e non replicabili grazie alla crittografia digitale

Grazie alle Tecnologie Abilitanti, connesse all’attuale Quarta Rivoluzione Industriale, il mondo che conosciamo, nei suoi diversi aspetti, sta rapidamente cambiando. 

Cambiamenti che stanno interessando anche il nostro Patrimonio Artistico, uno tra i più importanti al mondo. 

Il brevetto Daw©, realizzato dalla società italiana privata Cinello, consente riproduzioni uniche e non replicabili di opere artistiche di diversa natura, riprodotte in scala 1:1.

Utilizzando la crittografia digitale, il risultato ottenuto sarà unico e non riproducibile. 

Il caso del Tondo Doni

È notizia recente che una serigrafia digitale unica del Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti, autenticata da Blockchain è stata venduta a privati. 

La cornice è una copia fedele dell’originale, mentre l’opera (conservata negli Uffizi di Firenze) è una riproduzione ad altissima definizione. 

Gli Uffizi hanno ricavato metà della somma ottenuta dalla vendita, ovvero 70.000 euro. 

La riproduzione digitale conclusiva è accompagnata da un certificato di autenticità redatto dal Direttore del museo custode dell’originale. 

Informazioni sull’azienda Cinello

Franco Losi e John Blem, sono i due ingegneri informatici ai quali si deve l’intuizione di Cinello. 

Una società italiana con sedi a Milano, Firenze, e a Copenaghen, in Danimarca.

Una rivoluzione permanente?

Le tecnologie messe in campo per realizzare queste copie digitali, comportano una nuova rivoluzione in campo artistico. 

Musei, scavi archeologici, pinacoteche e luoghi d’arte potranno integrare originali con riproduzioni; riportare alla luce opere, con parti mancanti e far girare per il mondo riproduzioni, per non mettere in pericolo gli originali. 

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