Secondo il Ministro Vittorio Colao, in Italia, la banda alta diventerà una realtà, per tutti, entro il 2027
Ad inizio giugno si è tenuta a Trento la sedicesima edizione del Festival dell’Economia, quest’anno dedicata al “Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni”.
Tra il 3 e il 6 giugno si sono confrontati politici, giornalisti ed economisti su proposte e idee circa la migliore ripartenza possibile, per il nostro Paese.
Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza
Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, ha discusso di transizione digitale al Museo delle Scienze (MUSE), nel primo pomeriggio di domenica 6 giugno.
Suoi interlocutori sono stati il Professore Ordinario di Economia Politica e ENI Chair in Energy Markets presso l’Università Bocconi di Milano, Michele Polo, e la giornalista di Sky TG24 Giovanna Pancheri.
Fulcro della discussione è stato il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (PNRR): da quale punto si parte e come si procederà? Quale governance è necessaria per una transizione che inevitabilmente non sarà breve?
La banda alta
L’obiettivo del governo, nelle parole di Colao, è molto chiaro: “Nel 2027 vogliamo che qualunque casa, scuola, edificio con infrastrutture sanitarie, sia connesso a banda alta. Per avere quello che serve, nella maniera più efficiente possibile. Immagino che la maggioranza sarà collegato tramite fibra, mentre un’altra parte si farà con il 5G che per allora funzionerà molto bene“.
La banda alta, pertanto, con il 5G rappresenta il nuovo collante del Paese, la strumentazione principale, per far entrare in pieno l’Italia in questa Quarta Rivoluzione Industriale.
Sviluppo economico e Internet
Internet è, ormai, diventato il vero motore di sviluppo dell’attuale espansione economica mondiale.
Chi si dota e controlla la banda alta e il 5G, avrà nelle proprie mani la crescita dell’immediato Futuro.
La banda alta, nelle scuole e nelle strutture sanitarie, è un primo passo verso tale direzione.
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