Pioggia artificiale anche con l’aiuto dei droni

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Gli Emirati Arabi Uniti sono riusciti a creare pioggia artificiale grazie a varie tecnologie, tra le quali i droni 

Il problema della siccità è da sempre presente in un paese come gli Emirati Arabi Uniti dove, durante l’anno, è possibile anche arrivare a temperature che superano i 50 °C all’ombra (sulla pianura costiera). L’acqua rappresenta, pertanto, una risorsa da trattare con molta cura e attenzione proprio a causa della sua scarsità.

A causa dell’aggravamento della crisi climatica, le ricerche sulla “pioggia artificiale” rappresentano un notevole passo avanti verso la soluzione del problema della siccità. Secondo studi recenti, il Nord Africa e il Vicino e Medio Oriente, subiranno periodi di siccità più frequenti e lunghi a causa di un maggiore calo delle precipitazioni annuali.

Emirati Arabi Uniti e Quarta Rivoluzione Industriale

Grazie alle tecnologie della Quarta Rivoluzione Industriale, la mancanza d’acqua potrebbe presto diventare soltanto un ricordo perché gli arabi sono riusciti a realizzare pioggia artificiale con un misto di varie tecnologie, tra le quali i droni

Il Centro Nazionale di Meteorologia (CNM) degli Emirati Arabi Uniti ha informato la popolazione, tramite Twitter, che la causa di recenti temporali estivi è da attribuirsi alle ricerche svolte per “seminare le nuvole“. Piogge che hanno interessato tutto il paese, nato dall’unione di sette emirati, da Abu Dhabi a Dubai.

La nazione araba, grazie ai proventi del petrolio, sta investendo molto sull’Industria 4.0 in diversi ambiti: basti pensare che il 21 ottobre 2000 è stato lanciato in orbita il primo satellite emiratino, Thuraya-1.

Come si realizza la pioggia artificiale?

Riuscire a creare la pioggia non è ovviamente semplice. Prima di tutto bisogna analizzare, tramite Intelligenza Artificiale, i punti più idonei a ricevere l’acqua e calcolare fattori importanti quali vento e pressione atmosferica. Con particolari droni si spara nelle nuvole ioduro d’argento allo scopo di formare cristalli di ghiaccio nell’atmosfera. I primi risultati sono stati incoraggianti visto che è stato calcolato un aumento tra il 15 e il 35% delle precipitazioni

Il Futuro lo si sta creando oggi grazie alle nuove tecnologie. 

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