Con RePair riportati alla luce affreschi di Pompei

RePair

Grazie al progetto europeo RePair sarà possibile ricostruire gli affreschi perduti della Schola Armaturarum e della Casa dei Pittori di Pompei

Migliaia di pezzi di affreschi saranno ricomposti grazie a particolari robot, alla digitalizzazione 3D e all’intelligenza artificiale. Queste tecnologie abilitanti rappresentano la punta di diamante dell’ambizioso progetto europeo RePair, Reconstruction the past: Artificial Intelligence and Robotics meet Cultural Heritage, partito il 1° settembre e coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia

Scopo di questo progetto consiste nell’utilizzare tecnologie d’avanguardia per ricostruire fisicamente reperti archeologici, “in gran parte frammentati e di difficile ricomposizione”. Ad essere oggetto di questo innovativo progetto saranno gli affreschi del soffitto della Casa dei Pittori al Lavoro (Insula dei Casti Amanti) e della Schola Armaturarum

Progetto RePair a Pompei

Alla base di tutto il programma si trova l’intelligenza artificiale grazie alla quale una infrastruttura robotica, dotata di braccia meccaniche, scansiona i diversi frammenti di affreschi, riconoscendoli al contempo grazie ad un sistema di digitalizzazione 3D. In questo modo ogni frammento, anche il più minuscolo, è (ri)collocato nella giusta posizione.

I singoli frammenti sono riconosciuti e scansionati, le braccia di precisione meccaniche li manipolano e li spostano grazie a sensori avanzatissimi in grado di evitare il minimo danno ai reperti.

Partner del progetto

L’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Parco Archeologico di Pompei non sono soli in questa epica impresa. Prendono parte anche enti e istituzioni di alto profilo: Associação do Instituto Superior Técnico para a Investigação e Desenvolvimento (Portogallo); Istituto Italiano di Tecnologia (IIT); Ben-Gurion University of the Negev (Israele); Rheinische Friedrich Wilhelms Universitat (Germania).  

Il danneggiamento degli affreschi

Gli affreschi del soffitto della Casa dei Pittori al Lavoro furono danneggiati durante la celebre eruzione del Vesuvio del 24 e 25 febbraio del 79 d.C. Ulteriori danni furono arrecati durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale. Gli affreschi della Schola Armaturarum furono invece danneggiati dal crollo dell’edificio nel corso del 2010.

Una grande opportunità di arricchimento culturale grazie alle tecnologie abilitanti e alla partnership europea.

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